“Las pandillas” chiedono la parola
07-06-2013 di Filippo Casabiancafonte: Città Nuova
L'Honduras è uno dei Paesi più pericolosi al mondo, una speranza viene dalla volontà delle bande delinquenziali di aprire una tregua e un dialogo con le autorità
Il vescovo Romulo Emiliani lo aveva annunciato tre giorni prima: le bande delinquenziali locali hanno deciso di deporre le armi e mettere un freno alla macchina della morte che loro stessi avevano costruito. L’esempio del vicino El Salvador, dove la cosiddetta tregua ha permesso di “risparmiare” migliaia di vite umane, e forse ancor più l’esempio dello stesso monsignor Emiliani in favore dei carcerati honduregni, hanno influito sulla decisione.
Il vescovo Romulo Emiliani lo aveva annunciato tre giorni prima: le bande delinquenziali locali hanno deciso di deporre le armi e mettere un freno alla macchina della morte che loro stessi avevano costruito. L’esempio del vicino El Salvador, dove la cosiddetta tregua ha permesso di “risparmiare” migliaia di vite umane, e forse ancor più l’esempio dello stesso monsignor Emiliani in favore dei carcerati honduregni, hanno influito sulla decisione.